Oltre il beauty: ArmoBufale II

Impariamo a riconoscere le “ArmoBufale”, ossia gli stereotipi e le false credenze spesso legate all’analisi del colore.

Nella prima parte di quest’articolo circa le “ArmoBufale” avevamo parlato di svariati stereotipi e false credenze circa l’analisi del colore, quali colore delle vene e abbronzatura. Procediamo!

Spesso si tende a confondere sottotono (o tono) e sovratono. Sono in realtà due concetti differenti! Il nostro sottotono può essere caldo o freddo ed indica quindi la nostra temperatura. Ma la nostra pelle ha un colorito superficiale, detto sovratono, che potete immaginare come un velo colorato che si poggia sopra al sottotono. Questo sovratono può essere giallo, olive, beige, rosato, pesca, rossastro, dorato… Il sovratono viene influenzato da tantissimi parametri: anzitutto il nostro stato di salute, lo stress, il fumo, acne o couperose, medicinali, inquinamento e abbronzatura. Tutto questo non è di sostanziale interesse per l’analisi armocromatica. Esistono infatti soggetti che hanno sovratono caldo e sottotono freddo e viceversa, prassi particolarmente frequente nelle persone Inverno, che spesso hanno sovratono giallo o olive pur essendo fredde, e nelle Primavera che spesso ce l’hanno rosato pur essendo calde. Ecco perché, per individuare il sottotono, è indispensabile il test cromatico! Un occhio poco allenato potrebbe infatti farsi trarre in inganno dal sovratono!

Prima di arrivare all’ultimo punto, particolarmente consistente, ci tengo a ricordare che le persone di carnagione nera non sono tutte calde, gli asiatici non sono tutti Inverno e gli albini non sono tutti freddi. Mi sono già occupata di queste #ArmoBufale in precedenza in articoli dedicati esclusivamenti alle suddette tematiche. A quanto appena detto, aggiungerei che i soggetti Autunno non hanno per forza la carnagione scura. Di Autunno dalla carnagione lunare è pieno il mondo! Qualche esempio vip: Elliot Page, Natalie Portman, Cristin Milioti, Alex Turner e molti altri! Anche l’idea secondo la quale i soggetti Inverno da struccati risultino insipidi e necessitino necessariamente di truccarsi tanto e pesantemente, è del tutto infondata.

Ho letto spesso e volentieri che nel Sud Italia e in modo particolare in Sicilia le persone sarebbero tutte more e con la pelle scura! Niente di più falso! Stiamo parlando di terre che hanno vissuto di scambi culturali e dominazioni straniere per secoli. Da qui la grande commistione genetica che ne deriva! Banalmente, non è assolutamente difficile incontrare persone bionde o rosse nell’area della Magna Grecia e ciò non deve sorprendere, dal momento che i greci, contrariamente a quanto si è soliti pensare, pare fossero xanthòs (biondi)!

Ma è possibile farsi analizzare online? Non si tratta di un’analisi poco precisa?
Per l’analisi online si segue una procedura più lunga e complessa rispetto a quella dal vivo, ma si può fare. Non siamo più nel 1978! Preciso che una delle mie insegnanti, Ferial Youakim, presidentessa di AICII (Associazione Internazionale Consulenti di Immagine) nonché la creatrice del sistema brevettato 4×4, quindi non proprio una qualunque, lavora e promuove le analisi online! Il corso che ho seguito con lei era proprio di specializzazione in questo ambito. Chiaramente bisogna avere i tool giusti, la strategia giusta, il format giusto, gli insegnamenti giusti. In tre parole: bisogna saperlo fare. Dal momento che l’analisi online risulta più complessa rispetto a quella dal vivo, non ci si può certo improvvisare! Le precisazioni sono doverose perché è importante sapere che l’analisi del colore è una pratica all’ordine del giorno nei Paesi anglosassoni proprio perché abbiamo tutti gli strumenti per poterla fare, ma è importante affidarsi a una consulente che abbia maturato una certa esperienza a riguardo!

In definitiva, spero di aver contribuito a fare un po’ di chiarezza dal momento che trovo sia un enorme peccato vedere questa bellissima disciplina svuotata della sua complessità e trattata alla stregua di un quiz o di un giochino di poco conto!

12. 02. 2021

credits

Illustrazioni a cura di Cecilia Latella